Gli edifici Nearly Zero Energy Building (NZEB) sono progettati e costruiti con l’obiettivo di consumare pochissima energia per l’attivazione di riscaldamento, illuminazione, produzione di acqua calda sanitaria, raffrescamento e ventilazione,.

Le definizione di NZEB, spesso associata a quella di edificio “di classe A” oppure “ad alte prestazioni energetiche”, è stata messa in luce dalla Direttiva Europea 31/2010/CE. Dal 1 ottobre 2015 è in vigore in Italia il “Decreto dei minimi”(Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015), in cui lo NZEB è definito come l’edificio virtuoso, che rispetta tutti i requisiti minimi (come identificati dal decreto) compreso il ricorso a fonti rinnovabili previsto da D.L. 28 del 3 marzo 2011.

L’obiettivo 20/20/20 sta facendosi valere su tutti gli stati dell’unione Europea incentivando azioni rivolte all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio nuovo e esistente.

Attualmente comprendere il concetto di Nearly Zero Energy Building è diventato ancora più importante in vista delle scadenze del 2021, per cui tutti gli edifici privati nuovi o soggetti a una ristrutturazione importante dovranno essere a limitatissimo fabbisogno energetico (quasi zero), mentre per i nuovi edifici pubblici la scadenza è anticipata al 2019.

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NZEB: una questione di risparmio ed efficienza

Sono considerati Nzeb gli edifici ad altissima prestazione energetica, nei quali il bilancio tra energia consumata e prodotta è a pochi passi dallo zero. Ma come può un edificio produrre energia e auto sostenersi? Semplicemente affidandosi a fonti rinnovabili e limitando il più possibile ogni tipo di sperpero energetico.

I consumi principali in un edificio da monitorare sono:

  • riscaldamento
  • raffrescamento 
  • produzione di acqua calda sanitaria
  • energia elettrica per utilizzo elettrodomestici, apparecchi elettronici e per illuminazione
  • ventilazione 

Una media datata 2015 sul patrimonio edilizio italiano esistente valutava una spesa per riscaldamento e acqua calda varia compresa tra i 200 ed i 400 kWh/mq anno. È stato invece calcolato che la spesa energetica per lo stesso patrimonio edilizio in versione NZEB sarebbe risultata pari a  30 kWh/mq annui, cambiando completamente le carte in tavola e garantendo risparmi record agli utenti nonché enormi passi avanti verso un ecosistema più equilibrato.

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Le principali caratteristiche di un edificio NZEB

Un edificio NZEB deve essere isolato al meglio per evitare gli sprechi e le dispersioni, deve avere la predisposizione per lo sfruttamento e l’accumulo di energie rinnovabili (come quella solare), deve essere dotato di elettrodomestici e impianti a consumi energetici limitati.

Tutto questo è molto più semplice per quanto riguarda gli edifici costruiti da zero che possono essere progettati per catturare energia e luce, distribuirla in modo intelligente negli ambienti interni e sfruttare al meglio le fonti ambientali esterne (ottimizzando l’esposizione diurna alla luce solare, isolando nel modo migliore gli ambienti per evitare dispersioni di calore in inverno e surriscaldamento durante la stagione estiva). Sia nelle nuove strutture che in quelle in fase di ristrutturazione è necessario intervenire sugli impianti che devono essere predisposti per un funzionamento ecologico (ovvero a basse temperature). 

NZEB è personalizzazione, automatizzazione ma anche impegno nella gestione

Per la completezza di un edificio NZEB appare fondamentale l’attenzione in fase di progettazione dell’involucro edilizio, al fine di minimizzare i fabbisogni energetici e coprire il rimanente fabbisogno con un’impiantistica efficiente e tutto questo deve essere fatto seguendo una personalizzazione molto spiccata degli interventi per essere il più possibili efficiente.

Partendo da tali accorgimenti è possibile realizzare edifici a consumo di energia quasi zero, capaci di garantire non solo il massimo risparmio ma anche il maggiore il comfort interno durante ogni variante climatica. Nonostante gli edifici NZEB mirino a disporre di alti livelli di automatizzazione di intervento, per garantire il raggiungimento di questi obiettivi è necessario anche (a seconda dell’ambiente e del tipo di tecnologia adottata) l’intervento puntuale di abitanti/gestori informati e a loro volta siano quotidianamente attenti a sfruttare al meglio le potenzialità del proprio edificio intelligente.

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