La Strategia Energetica Nazionale, la scommessa green italiana

Il piano decennale del Governo per l'evoluzione del sistema energetico

In novembre 2017 è stata presentata a Palazzo Chigi la Strategia Energetica Nazionale (SEN), ovvero il piano decennale pensato dal Governo per organizzare su più livelli l’evoluzione del sistema energetico in Italia. Si parla di stanziamenti di 175 miliardi dedicati alla crescita sostenibile, allo sfruttamento di fonti rinnovabili, all’efficientamento energetico e alla decarbonizzazione definitiva entro il 2025. Tutti questi buoni propositi e molto di più, secondo i calcoli degli esperti governativi dovrebbero portare nel 2030 ad una riduzione delle emissioni del 39% rispetto ai dati valutati nel 1990.

Un progetto molto complesso, che ha coinvolto un coro di voci unite dalla volontà di cambiamento e dalla necessità di azione. Un anno di lavoro, che ha visto la collaborazione di organismi pubblici, esperti del settore ed aziende che si occupano di trasporto dell’energia e che ha necessitato diverse audizioni parlamentali. Il frutti di questi momenti di incontro sono stati poi raccolti in una proposta che è stata posta in consultazione pubblica per un periodo di tre mesi. La SEN è stata accolta con grande entusiasmo anche da associazioni ed organizzazioni ambientaliste e non, che hanno contribuito alla sua stesura con esposizioni e osservazioni durante tutto l’iter di progettazione, esposte durante un’audizione parlamentare dalle Commissioni congiunte in ben 838 contenuti tematici, considerati fondamentali per la stesura definitiva del Piano Energetico Italiano.

Strategia Energetica Nazionale: per un Italia più unita, sostenibile e competitiva

La Strategia Energetica 2017 ha come obiettivo strategico far sì che il «nostro sistema produttivo sia più sostenibile sul piano ambientale e più competitivo», ha commentato il presidente del Consiglio Gentiloni, specificando anche che «Questi due aspetti si sono intrecciati; una volta potevano sembrare in contraddizione e diversi, oggi è evidente che c’è una coincidenza: lavorare per la sostenibilità non è solo un impegno per le prossime generazioni, ma migliora anche la competitività del nostro sistema». Quindi se nei prossimi decenni l’Italia sarà più efficiente e competitiva lo dovremo anche e soprattutto agli effetti del SEN e all’impegno di milioni di aziende italiane e privati cittadini che aderiranno alle sue attività, coordinate da un unico sistema di tutela ambientale.

Obiettivi energetici ed investimenti previsti dalla SEN

Se è vero che l’Italia ha raggiunto gli obiettivi europei ambientali relativi alla riduzione di emissioni addirittura con largo anticipo e che al momento va forte nel settore delle rinnovabili, è anche vero che una forte necessità è quella di rendere l’intero sistema molto più conveniente agli occhi di tutti. In un contesto mondiale che vede il costo dell’energia in grande crescita è ancora lontano il momento in cui il passaggio ad energie sostenibili sarà visto come un vantaggio economico indiscusso.
L’obiettivo della Strategia Energetica è proprio quello di rendere il sistema allo stesso tempo più conveniente e competitivo, di aderire agli obiettivi ambientali stabiliti nella COP21 e soprattutto rafforzare l’indipendenza del sistema energetico italiano, con una riduzione della dipendenza energetica dall’estero dal 76% del 2015 al 64% prevista per il 2030 .

La SEN prevede inoltre un raddoppio degli investimenti nella ricerca tecnologica mirata all’utilizzo delle cosiddette energie pulite: da 222 Milioni nel 2013 a 444 Milioni nel 2021.

Per il 2030 sono previsti infatti investimenti complessivi aggiuntivi di 175 miliardi che comprendono 30 miliardi destinati allo sviluppo di reti e infrastrutture per gas ed elettrico, 110 miliardi per l’efficientamento energetico e 35 per lo sviluppo di fonti di energie rinnovabili.

SEN, un punto di partenza verso l’eccellenza italiana

La Strategia Energetica Nazionale comprende obiettivi decisamente complessi che richiedono coesione e collaborazione tra realtà molto diverse tra loro. Il raggiungimento di tali ambiziosi obiettivi richiederà anche uno snellimento delle policy pubbliche energetiche e tanta, tantissima collaborazione da parte dei cittadini. Non è così scontato scegliere per la vita di tutti i giorni una condotta etica in ambito ambientale. Sono piccole azioni quotidiane a definire il nostro impegno e di chi ci circonda e, una volta stabilito l’indirizzo generale da seguire, servirà impegno e costanza da parte di tutti – in ambito pubblico e privato – per non uscire dai binari che ci siamo prefissati con tante buone intenzioni. Onestamente, noi di Idrotermica che in ambito di edilizia green ci interessiamo ed applichiamo da tempo, abbiamo un’idea ben chiara dei benefici economici del ricorso all’energia sostenibile e dell’efficienza energetica.

Un beneficio che deve partire dall’educazione e dalla sensibilità delle singole persone. Non solo: le committenze, sia pubbliche che private, dovrebbero prevedere punteggi maggiori per chi progetta impianti che sfruttano le rinnovabili.

Il SEN mette in chiaro a tutti le potenzialità italiane e il piano di investimenti stimato dal governo italiano è un’ottima notizia per tutte le imprese che come noi operano nei vari settori.

La nostra speranza è che il tutto si perfezioni il prima possibile. Non solo perché sostenibilità energetica e rispetto per l’ambiente vanno a braccetto, ma anche perché questo consentirebbe all’Italia una maggiore indipendenza energetica dai paesi stranieri.

Infine una notazione economica: quello delle rinnovabili potrà essere un settore trainante per l’Italia?